Vivere le virtù alla luce del Magistero del Cardinale François Xavier Van Thuan
La virtù diffonde il suo soave profumo con dolcezza e con discrezione.
Procedi con lealtà lungo la tua strada. Pietro non tradì il Signore, né lo accusò, ma non lo sostenne neppure con una parola. «Non conosco quell’uomo» (Mt 26, 72) disse, cercando di cavarsela e di non essere coinvolto nell'”incidente”. Pietro, perduta la speranza nel Signore come Via, lo abbandonò.
Tu tremi dalla paura, inciampi e cadi, incontri difficoltà, incomprensioni, critiche, disonore, perfino una condanna a morte. Perché ti dimentichi del Vangelo? Il Signore Gesù ha già patito tutto ciò. Ma, se continui a seguirlo, anche tu avrai la tua Pasqua.
«Ricordati che Gesù Cristo, della stirpe di Davide, è risuscitato dai morti, secondo il mio vangelo, a causa del quale io soffro fino a portare le catene come un malfattore; ma la parola di Dio non è incatenata! […] Certa è questa parola: Se moriamo con lui, vivremo anche con lui» (2 Tm 2, 8-9.11).
Ogni mattina, al risveglio, inizi una nuova vita, fresca e dinamica e piena di ottimismo. Se la strada diventa difficile, continua ad andare avanti con il Signore, come i discepoli sulla strada di Emmaus, e arriverai alla meta.
«Per questo non ci scoraggiamo, ma se anche il nostro uomo esteriore si va disfacendo, quello interiore si rinnova di giorno in giorno» (2 Cor 4, 16).
La perseveranza è la caratteristica dei santi, perché: «Chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvo» (Mt 10, 22).
«La vita eterna a coloro che perseverando nelle opere di bene cercano gloria, onore e incorruttibilità» (Rm 2, 7; cf. Mt 24, 12-13; 2 Tm 4, 7-8).
Anche se tutti cadessero al tuo fianco lungo il cammino, devi proseguire lo stesso. Sono molti coloro che si lasciano facilmente sedurre. Andare contro corrente è virtù di pochi. Devi avere forza di carattere e non seguire ciecamente la folla.
«Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna» (Gv 6, 68; cf. 2 Tm 4, 3-5).
Anche se ti senti esausto o meno entusiasta, stai su con l’animo. Le nuvole nere passeranno e non continueranno ad oscurare la luce del sole. Aspetta solo che le nuvole passino.
«Perciò mi compiaccio nelle mie infermità, negli oltraggi, nelle necessità, nelle persecuzioni, nelle angosce sofferte per Cristo: quando sono debole, è allora che sono forte» (2 Cor 12, 10).
Non dire: «Ho perso l’ispirazione». Perché dovresti lavorare sotto ispirazione? Il lavoro di Dio non è assolutamente paragonabile alla creazione poetica. Lavora spinto dall’amore edalla certezza che non perderai mai l’amore di Dio.
«Spinti dalla carità che viene da Dio, operano il bene verso tutti e in modo speciale verso i fratelli nella fede (cf. Gal 6, 10) “eliminando ogni malizia e ogni inganno, le ipocrisie e le invi¬die, e tutte le maldicenze” (1 Pt 2,1), attraendo così gli uomini a Cristo. La carità di Dio, “diffusa nel nostro cuore per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato” (Rm 5,5), rende capaci i laici di esprimere realmente nella loro vita lo spirito delle bea-titudini» (AA 4; cf. GS 43; PO 2, 9; PC 25; AA 3.4.8).